SCOPRI MITICA

SCOPRI MITICA

MITICA è il prototipo dell’iniettore di particelle neutre di idrogeno o deuterio ed è parte integrante del progetto NBTF (Neutral Beam Test Facility).

L’iniettore servirà a scaldare il plasma di ITER, il PRIMO REATTORE A FUSIONE NUCLEARE in fase di costruzione a Cadarache in Francia.

Per fare ciò, dovrà essere in grado di produrre un fascio di particelle neutre di idrogeno o deuterio con velocità ed energia sufficienti da riuscire a penetrare nel reattore.

Il sistema di riscaldamento di ITER

Per riuscire ad accelerare gli atomi di idrogeno o deuterio, in modo che possano raggiungere questi valori di velocità ed energia, MITICA per prima cosa, dovrà ionizzarli cioè dare loro carica negativa.

Una volta accelerati, dovrà invece neutralizzarli (cioè privarli della carica negativa) in modo che possano arrivare fino al cuore di ITER senza interferenze.

MITICA si trova nell’edificio 1, la grande sala sperimentale dell’impianto NBTF, insieme a SPIDER, il prototipo della sorgente di ioni negativi. 

Così come SPIDER, anche MITICA è collocata all’interno di un bunker di cemento armato con pareti spesse 180 cm che, una volta chiuso, protegge da radiazione neutroniche e raggi X prodotti durante il suo funzionamento.

Ciò permette l’accesso in sicurezza nell’area sperimentale – ma esternamente al bunker – anche durante la sperimentazione.

Edificio 1 dell’impianto NBTF – sulla sinistra, dall’alto, il bunker aperto di MITICA

Sulla sinistra, MITICA – Al centro, MITICA dall’alto – A destra, il bunker aperto di MITICA in costruzione

Il cuore di MITICA – che i ricercatori chiamano “la linea del fascio” – si trova dentro una grande scatola di acciaio inox di 15mx5mx5m, chiamata camera da vuoto, in cui può essere generato l’ultra alto vuoto.

È formato da quattro componenti principali (vedi figura sottostante).

  • il calorimetro, (CALORIMETER) che intercetta e analizza il fascio di particelle neutre, destinato a  riscaldare il cuore del reattore a fusione una volta in funzione
Schema della linea del fascio di MITICA, con i suoi componenti. Da destra: sorgente, neutralizzatore, RID, calorimetro

La CAMERA DA VUOTO (vacuum vessel) è un parallelepipedo di acciaio delle dimensioni di 15mx5mx5m, formata da due moduli di acciaio inox 304L: il BEAM SOURCE VESSEL (BSV) e il BEAM LINE VESSEL (BLV), che sono descritti di seguito.

Interno del vessel

Il primo modulo, il BEAM SOURCE VESSEL (BSV), ospita la sorgente del fascio. Ha la forma di un cubo di spigolo 5 metri e un peso di 47 tonnellate.

Il secondo modulo è il cosiddetto BEAM LINE VESSEL (BLV).

Con le sue notevoli dimensioni di 4.5 metri di altezza per 4.5 metri di larghezza, 11 metri di lunghezza e una massa 49 tonnellate, contiene tutti i componenti attraversati dal fascio.

L’interno del vessel di MITICA

Sulle pareti laterali della camera da vuoto si trovano delle aperture. Alcune permettono di inserire gli strumenti diagnostici di MITICA, mentre altre permettono le connessioni con altri tre sistemi fondamentali per il funzionamento dell’iniettore:

Per mantenere il vuoto all’interno della camera, si usano delle criopompe, cioè pompe che lavorano a bassissime temperature.

Misurano 8 m di lunghezza, 2.5 m di larghezza e 40 cm di profondità.

Sono montate internamente al vessel, lungo le due pareti laterali verticali e con le loro dimensioni ne ricoprono quasi tutta l’area.

Sono costituite di acciaio e alluminio e sono parzialmente rivestite di un materiale assorbente derivato dalla noce di cocco.

Portato a temperature di circa -268°C (circa 5 K), questo materiale riesce ad adsorbire le molecole di idrogeno presenti nel vessel, fino a raggiungere il vuoto desiderato.

Una volta saturo, sarà necessario liberarlo dall’idrogeno intrappolato per renderlo di nuovo operativo. Ciò risulterà possibile alzando la temperatura a circa 100 K e provvedendo a estrarre il gas rilasciato.


All’interno del BEAM SOURCE VESSEL (BSV) c’è la SORGENTE DEL FASCIO  di MITICA, il componente più critico dell’iniettore.

Misura 3mx3mx4.5m e pesa circa 15t.

La sorgente è composta da due parti, ciascuna dedicata a funzioni diverse:  

  • la PLASMA SOURCE, dove avviene la generazione del plasma
  • l’ESTRATTORE e l’ACCELERATORE dove il fascio di ioni negativi viene appunto estratto e accelerato.

La PLASMA SOURCE (chiamata anche RF SOURCE) è dotata di 8 DRIVER, ossia 8 camerette cilindriche che contengono il gas (idrogeno o deuterio) che si trasformerà in plasma.

Attorno a ciascun driver sono avvolti tubi di rame (bobine) in cui circola corrente alternata a una frequenza opportuna.

Il passaggio di questa corrente alternata nelle bobine genera delle radiofrequenze capaci di eccitare le molecole del gas nei driver, ionizzandolo e trasformandolo quindi in un plasma a bassa energia composto principalmente di ioni negativi, positivi ed elettroni.

La PLASMA SOURCE è alimentata elettricamente dal sistema ISEPS.

(Scopri nel seguito cos’è la corrente alternata)

La seconda parte della sorgente, dedicata all’estrazione e all’accelerazione degli ioni negativi che formeranno il fascio, è costituita da 7 piastre forate di rame (GRIGLIE) con 1280 fori perfettamente calibrati e allineati opportunamente tra loro. Per aumentare l’efficienza dell’operazione di estrazione, sulla superficie delle griglie viene inserito del Cesio. (Scopri nel seguito a cosa serve il Cesio)

Le griglie di accelerazione sono alimentate elettricamente dal sistema AGPS.

Le griglie sono disposte parallelamente tra loro e in direzione perpendicolare al fascio.

In sequenza si trovano:

  • la griglia di plasma (plasma grid);
  • la griglia di estrazione (extracion grid)
  • le 4 griglie di accelerazione (acceleration grid)
  • la griglia di terra (grounded grid)

In dettaglio:

Di tutte le cariche presenti nel plasma prodotto dagli otto driver nello spazio antecedente la griglia di plasma, solo gli ioni negativi, vengono “incanalati” dalla griglia di estrazione verso le griglie successive fino alla griglia di terra generando il fascio di ioni negativi.

Ciò che accelera questi atomi caricati elettricamente è la differenza di potenziale tra le griglie. Ciascuna griglia, infatti, è caricata ad un potenziale elettrico crescente fornito dalla linea di alimentazione in corrente continua. La differenza di potenziale per ogni stadio è di 200kV; si passa così dalla griglia a -800kV, alle successive rispettivamente a  -600kV,  -400kV, −200kV fino a quella finale a potenziale 0 (griglia di terra).

(Scopri nel seguito cos’è la differenza di potenziale )

Sommando le differenze di potenziale, la tensione complessiva applicata dalla sorgente raggiunge così 1 milione di Volt e il fascio di ioni negativi generato acquista un’energia tale da giungere nel cuore del plasma del reattore a fusione, scaldandolo. Questo sistema produce un fascio di ioni di Idrogeno a con valori corrente di 49A e/o un fascio di ioni di Deuterio a 40A.

(Scopri nel seguito cos’è la corrente elettrica )


Proseguendo lungo la linea del fascio si trova il NEUTRALIZZATORE, il componente che ha il compito di rendere neutri gli ioni negativi prodotti dalla sorgente, ossia di far sì che questi possano cedere l’elettrone acquistato precedentemente.

Se il fascio di particelle non fosse neutro, verrebbe deviato dagli intensi campi magnetici che confinano il plasma all’interno del reattore di ITER. Il neutralizzatore svolge dunque un ruolo fondamentale.

Il neutralizzatore è composto da quattro canali ottenuti da cinque pannelli in rame, contenenti appunto idrogeno o deuterio, in cui passa il fascio di particelle

Funziona per scambio di carica con molecole di gas dello stesso tipo di quello di cui è costituito il fascio. Gli ioni negativi ad alta velocità, urtando le molecole di idrogeno o deuterio rarefatti presenti nei suoi canali, perdono l’elettrone che avevano acquisito nella sorgente, (ma non la loro velocità ed energia) e diventano neutri.

Uno degli aspetti più critici del Neutralizzatore è rappresentato dai circuiti di raffreddamento dei pannelli in rame, sottoposti a potenze termiche elevate (fino a 6 MW complessivi). Le sue caratteristiche costruttive lo rendono un dispositivo in grado di resistere a densità di potenza fino a 5 MW/m2.


Il neutralizzatore ha mediamente un efficienza prevista pari al 50-60%, cioè solo il 50-60% degli ioni vengono neutralizzati. Il restante 40-50% degli ioni negativi rimasti, vengono successivamente eliminati all’interno di un terzo componente chiamato RID, “RESIDUAL ION DUMP”.

Nel RID vengono prodotti dei campi elettrici trasversali al fascio in grado di deviare gli ioni negativi rimasti dopo il passaggio attraverso il neutralizzatore e di attirarli fino alle pareti laterali del dispositivo, dove rimangono intrappolati. (Scopri nel seguito cos’è un campo elettrico )

Lo strumento è composto da cinque pannelli longitudinali. Tra ciascuna coppia di pannelli viene applicata una tensione costante e continua fino a 30 kV di valore massimo.

Data l’elevata energia depositata, le pareti devono essere necessariamente raffreddate con acqua.

Il RID è progettato per assorbire e rimuovere una potenza totale di circa 19 MW e per resistere a densità di potenza fino a 8 MW/m2.


Il CALORIMETRO di MITICA ha il compito di intercettare il fascio ad alta energia prodotto dall’iniettore, di assorbire tutta la sua potenza e misurarne i parametri. 

E’ costituito da due pareti di tubi raffreddati ad acqua che, in ITER, con un opportuno sistema di movimentazione potranno assumere due differenti configurazioni:

  • configurazione “a V” che consente di intercettare il fascio di neutri. In questo caso il calorimetro è chiuso, assorbe tutta l’energia del fascio e consente misure di potenza;
  • configurazione aperta, in linea con il fascio. In questo caso il fascio può uscire indisturbato dall’iniettore erogando tutta la sua potenza al plasma di ITER.

Il calorimetro è progettato per assorbire l’energia del fascio, fino a 18 MW.

-1MV

L’impianto di alimentazione elettrica di MITICA a un milione di Volt in corrente continua (1 MVdc) è il primo prototipo mondiale a questa tensionepotenza (56 MW) e dimensioni.

È stato progettato e prodotto in collaborazione con il laboratorio giapponese QST e l’agenzia europea F4E.

Si compone di più parti (vedi figura sottostante):

  • la Acceleration Grid Power Supply (AGPS) che fornisce la tensione a -1MVdc all’acceleratore elettrostatico di ioni negativi del fascio di MITICA
  • il sistema di controllo dell’AGPS (AGPS-CS)
  • La High Voltage Deck1 (HVD1) che ospita le alimentazioni della Sorgente di Ioni negativi (detta ISEPS, Ion Source and Extraction Power Supply).
  • la Linea di Trasmissione (Transmission Line, TL)

L’AGPS fornisce tensione alle griglie di accelerazione. È composto da cinque -200kV DC Generators (DCG) collegati in serie.

In ogni DCG c’è un trasformatore trifase elevatore e un ponte a diodi trifase.

  • Il ponte a diodi, contenuto all’interno di un recipiente pressurizzato con gas isolante (esafluoruro di zolfo, SF6), serve per trasformare le tensioni alternate uscenti dal trasformatore, in tensioni continue.

I conduttori di uscita dai 5 generatori DCG passano, attraverso linee isolate in SF6, in un’unità filtro RC che filtra e seleziona le tensioni ai valori desiderati.

Per alimentare il sistema dei trasformatori e diodi AGPS serve il sistema di controllo AGPS-CS dove ci sono dei convertitori AC/DC e degli inverter.

  • I convertitori AC/DC prelevano la corrente alternata dalla rete elettrica e la trasformano in continua
  • Gli inverter riconvertono nuovamente la corrente continua così ottenuta in corrente alternata (DC/AC).

L’utilizzo degli inverter in questa fase permette di intervenire automaticamente in caso di rilevamento di scariche elettriche tra le griglie di accelerazione, (che si verificano in condizioni di funzionamento normale dell’acceleratore) sospendendo l’erogazione della corrente in tempi brevissimi (dell’ordine dei microsecondi).

In sintesi:


L’HighVoltageDeck1 è una imponente gabbia di Faraday isolata in aria a -1MV dc.

Contiene le alimentazioni della Sorgente di Ioni negativi (ISEPS)

Lunga 12.5 metri, alta 9.6 metri, e larga 8.4 metri è appoggiata su degli isolatori alti 6.5 m che sostengono un rilevante peso (circa 100 tonnellate di struttura ed apparecchiature contenute) assicurando l’isolamento elettrico.

High Voltage Deck 1

Un Trasformatore di Isolamento (1MV Insulating Transformer, vedi Figura) alimenta l’ISEPS contenuta al suo interno. Tra il trasformatore e la HVD1 è collegato in serie un dispositivo LCR (Induttore L, condensatore C e resistore R – acronimo LCR) che protegge il trasformatore contro le sovratensioni di impianto (vedi figura).

Il dispositivo LCR – Il trasformatore di isolamento

A collegare la AGPS e l’ISEPS alla Beam Source installata all’interno del Vessel di  MITICA, ci pensa la Linea di Trasmissione (Transmission Line, TL vedi figura), un tubo lungo circa 100 m, che nella parte finale arriva a 3 m di diametro, isolata in SF6 (ad una pressione di 6 bar).

I conduttori in uscita dalla ISEPS raggiungono la Linea di Trasmissione attraverso un passante elettrico aria-gas SF6;

Tutte queste apparecchiature, isolate in aria, sono installate all’interno di una Sala Alta tensione con condizioni ambientali controllate per evitare la contaminazione dalle polveri.

La TRANSMISSION LINE

 

Il SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO dell’intera facility (MITICA E SPIDER) è costituito da una serie di 10 circuiti primari in grado di dissipare il calore prodotto dall’intero impianto. I valori di potenza in gioco a pieno regime di utilizzo di entrambe i prototipi sono enormi, intorno ai 70 MW nominali. Ciò impone un sistema complesso di raffreddamento.

Per garantire lo scambio termico in condizioni di altissime tensioni (fino a 1MV) e per evitare la formazione di dannosissime scariche elettriche, ci si avvale di una parte specifica dell’impianto chiamata Chemical Control System. Si tratta di una serie di processi di trattamento finalizzati ad ottenere acqua  ultrapura che resiste al passaggio della corrente.

L’impianto di raffreddamento di MITICA e SPIDER