edizione 2023 Ingegneria per la fusione
Premio di studio “Paolo Piovesan“
Il Consorzio RFX bandisce un concorso per l’assegnazione di un premio dell’ammontare di 2000 EURO per la miglior tesi di dottorato sulla Fusione, per ricordare Paolo Piovesan, ricercatore del Consorzio prematuramente scomparso nel 2019.
L’edizione 2023 premierà la miglior tesi di dottorato nel campo dell’ingegneria della Fusione.
Possono concorrere al premio:
Sono ammessi coloro che hanno conseguito il titolo dopo l’1/10/2021 e fino alla data di scadenza del presente bando.
Per partecipare al concorso, i candidati dovranno inviare la domanda per email, all’indirizzo “direzione.rfx@igi.cnr.it” entro il 31/12/2023.
Vi aspettiamo numerosi, sperando di essere d’ispirazione e di supporto per le nuove leve che si dedicheranno alla ricerca sulla fusione termonucleare controllata.
Bando di concorso Paolo Piovesan 2023
Domanda di partecipazione al bandi di concorso Paolo Piovesan 2023
Paolo Piovesan
(1972-2019) è stato un ricercatore del Consorzio RFX che nel corso della sua carriera ha raggiunto importati e significativi risultati nel campo della Fisica dei Plasmi. Studente di Fisica particolarmente brillante, Paolo si è subito distinto per le sue qualità vincendo nel 2006 il premio EPS per la miglior tesi di Dottorato in Fisica dei Plasmi. Successivamente, divenuto ricercatore al Consorzio RFX, è stato particolarmente attivo in diverse collaborazioni internazionali ed era apprezzato sia nella comunità scientifica dei plasmi RFP (ha collaborato coi gruppi di MST all’Università del Wisconsin, di EXTRAP-T2R a Stoccolma e di TPE-RX a Tokyo) che nella comunità Tokamak (ha guidato con successo diversi esperimenti in ASDEX-U a Monaco, e in DIII-D a San Diego). Paolo aveva non solo un grande talento e una naturale predisposizione per la ricerca ma anche una speciale capacità di motivare le persone a lavorare in gruppo e a scambiarsi le idee. Il suo esempio rimarrà per sempre nei cuori e nelle menti dei molti studenti di cui è stato mentore e dei colleghi ricercatori insieme ai quali ha lavorato. Sarà sempre ricordato per il suo carattere aperto e positivo e perché anche nelle situazioni più difficili aveva sempre un sorriso per tutti.