Ecocompatibilità della fusione

L’energia da fusione non porterà alla produzione di CO2.

I piani Europei prevedono azioni di politica energetica per la riduzione della CO2  attraverso la riduzione interna delle emissioni di gas serra di almeno il 40% nel 2030 mediante lo scambio delle buone pratiche previste in HORIZON 2020 e il trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie finalizzate alla decarbonizzazione delle fonti energetiche.

La fusione si inserisce in questa strategia perché la produzione di energia elettrica da questa fonte è un processo che non porterà a produzione di CO2.

Sono in corso studi per valutare quanto potrebbe costare produrre energia da fusione. Da questi studi è emerso che la fusione sarà in grado di dare un importante contributo al necessario processo di decarbonizzazione, con costi comparabili a quelli delle centrali a fissione (se non più bassi), senza il problema della gestione delle scorie nucleari a lungo termine e senza i rischi di gravi incidenti nucleari.