In questi mesi il lavoro su RFX-mod2 si è concentrato sulle attività di assemblaggio e di posizionamento della scocca in rame dell’esperimento, denominata PSS – Passive Stabilizing Shell.
Dapprima, è stato completato con successo l’assemblaggio della scocca. Una fase delicata del progetto, in cui la precisione comanda su tutto, in particolare sui processi di misurazione che garantiscono il corretto montaggio di tutti gli anelli di supporto e di alcuni tegoli della prima parete in grafite.
Concluso l’assemblaggio, la scocca è stata inserita nella struttura di supporto che fungerà da camera da vuoto dell’esperimento. L’intero processo è stato monitorato con tracciamento laser per garantire l’allineamento degli anelli della scocca con i supporti interni della struttura con una tolleranza minima di appena 0,5 millimetri.
Inserita la scocca, la camera da vuoto è stata quindi sigillata seguendo rigidi protocolli per garantire la tenuta al vuoto e la stabilità strutturale.
Ciò ha consentito la verifica del funzionamento del sistema di pulizia a scarica in elio “Glow Discharge Cleaning”, che ha dato esito positivo, dimostrando l’affidabilità della futura tecnica di pulizia e preparazione delle superfici interne alla camera sperimentale. È una procedura cruciale perché consentirà di rimuovere eventuali impurità dalla prima parete durante la sperimentazione e ottimizzare la performance di RFX-mod2.
Ci attende ora una nuova fase che sarà dedicata alla deposizione di allumina sulla scocca prima di procedere con l’assemblaggio finale dell’intero complesso toroidale che comprende anche i sistemi magnetici per l’induzione della corrente nel plasma e il suo controllo.
Queste attività sono il risultato di un lavoro di squadra eccezionale, che è stato immortalato con una foto di gruppo. È per noi un momento di orgoglio e di ringraziamento per tutti coloro che hanno contribuito a questo complesso progetto di alta ingegneria.
Un saluto particolare a @federicorossetto